giovedì 7 giugno 2012

Ci sono sconfitte che hanno il sapore della vittoria

Che emozione incontrare, conoscere, parlare con Carmen Castillo!
Grazie al corso El documental de creaciò della prof. Imma Merino ho iniziato a conoscere l'opera di questa 'donnona', con una personalità, un carattere e una forza davvero speciali e fuori dal comune.
Lunedì scorso era a Barcellona per una conferenza e noi del corso siamo andati ad assistere.


Tra le tante, tantissime, cose dette vorrei evidenziare due passaggi che mi sono piaciuti molto:

(quando dice a proposito della lotta politica) 
"Hay victorias que tienen gusto de fracaso.
Y hay fracasos que tienen gusto de victoria."

Ci sono vittorie che hanno il sapore della sconfitta.
E sconfitte che hanno il sapore della vittoria.

Verissimo. E poi, parlando del suo ultimo lavoro "Victor Serge, el hereje necesario" ha commentato ad un certo punto:

"La experiencia te sirve para decir cada vez necesito de màs experiencia"
L'esperienza ti serve per dire, ogni volta, ho bisogno di più esperienza.

Questi brevi flash non rendono giustizia alla conferenza, ma spero di aver tratteggiato, sfumato, questa figura, per me, così interessante e profonda.

Bio:
Carmen Castillo Echeverria (1945, Santiago de Chile) è una regista, per lo più documentarista, scrittrice cilena, naturalizzata francese. Figlia del politico e architetto Fernando Castillo Velasco e della scrittrice Monica Echeverria.
E 'stata insegnante di storia e ricercatrice presso il Centro Ricerche di Storia dell'America latina presso l'Università Cattolica.Ha lavorato presso il Palazzo La Moneda durante il governo del presidente Salvador Allende (1970-1973). Dopo il colpo di stato militare, comincia la lotta clandestina al fianco del compagno (di vita e di partito) Miguel Enriquez, leader del MIR (Moviemento della sinistra rivoluzionaria), contro la dittatura di Augusto Pinochet.Nel dicembre del 1973, si stabilì a San Miguel, in calle Santa Fe.Il 5 ottobre 1974, l'esercito attacca: la casa di via Santa Fe: Miguel muore e Carmen Castillo, che era incinta di sei mesi, rimane gravemente ferita.Subito dopo verrà espulsa dal paese. Andrà così in Francia, dove decide di restare anche dopo la fine della dittatura. Cominciò un "semi-ritorno" nel 2002 quando decide di filmare il documentario Calle Santa Fe. Oggi vive tra Parigi e Santiago.I suoi film sono incentrati sul Cile e l' America Latina. Il documentario La flaca Alejandra (1993) ha vinto il FIPA d'Oro al Festival Internazionale di Programmi Audiovisivi di Biarritz e una miriade di altri premi; Calle Santa Fe ricevette il premio Altazor 2008 nelle arti audiovisive. Fu giurata del premio Altadis-Nuovi registi nel Festival Internazionale del Cinema di San Sebastian (2007). Ha scritto le sceneggiature di vari suoi documentari, compresi i due citati e Inca de Oro, come pure film di altri registi come Color Habana, Hasta Luego e La monta
ña azul.
   

  


 Carmen Castillo Echeverría (1945, Santiago de Chile) es una cineasta, principalmente documentalista, y guionista chilena naturalizada francesa. Hija del político y arquitecto Fernando Castillo Velasco y de la escritora Mónica Echeverría.

Biografía

Fue profesora de historia e investigadora en el Centro de Investigaciones de Historia de América Latina de la Universidad Católica.
Trabajó en el Palacio La Moneda durante el gobierno del presidente Salvador Allende (1970-1973). Luego del golpe militar, lucha en la clandestinidad al lado de su compañero Miguel Enríquez, líder del MIR, contra la dictadura de Augusto Pinochet.
En diciembre de 1973, se instalaron en San Miguel, en calle Santa Fe, con sus hijas pequeñas Camila, hija de Carmen y de Andrés Pascal, y Javiera, hija de Miguel y Alejandra Pizarro.
El 5 de octubre de 1974 los militares lanzan un operativo en la calle Santa Fe: Enríquez muere y Carmen Castillo, que estaba embarazada de 6 meses, resulta herida.
Poco después es expulsada del país. Al término de la dictadura decidió permanecer en Francia. Comenzó el semiretorno en 2002, cuando decidió rodar el documental Calle Santa Fe. Vive entre París y Santiago.
Sus filmes tratan acerca de Chile y América Latina. El documental La flaca Alejandra (1993) ganó el FIPA de Oro en Festival Internacional de Programas Audiovisuales de Biarriz y una serie de otros galardones; Calle Santa Fe recibió el premio Altazor 2008 en Artes Audiovisuales. Fue jurado del premio Altadis-Nuevos Directores en el Festival Internacional de Cine de San Sebastián 2007. Ha escrito los guiones de varios de sus documentales, como los de los dos citados e Inca de Oro, así como también los de filmes de otros cineastas como Color Habana, Hasta luego y La montaña azul.

Filmografía

Premios

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