domenica 29 aprile 2012

Il linguaggio nascosto dell'anima


Questa danza è più di un semplice ballo... è la vita stessa che si esprime: è gioia, dolore, amore e bellezza, tutto insieme, nella stessa nota, nello stesso corpo che si muove. E' una pozione magica. E' coinvolgente e commovente, è energia purissima.



La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.

Mata Hari

mercoledì 25 aprile 2012

Sacre verità



Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che é importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!


Madre Teresa di Calcutta

lunedì 23 aprile 2012

Una rosa per l'amore e un libro per sempre



Carlos Ruiz Zafòn

San Giorgio (o, in catalano, Sant Jordi) è il Patrono della Catalogna, ma anche dell'Aragona e della Georgia, Grecia, Inghilterra, Lituania, Polonia, Portogallo, Russia e Serbia.
Il nome Giorgio deriva dal greco e significa: "agricoltore, che lavora la terra". La leggenda più diffusa associa il santo alla lotta contro il Drago, essere mostruoso che viveva nelle acque di un lago libico, spargendo il terrore tra la popolazione della vicina cittadina, costretta a versare il tributo di due agnelli al giorno per placare la sua ira. Quando gli animali cominciarono a scarseggiare, gli abitanti furono costretti a tirare a sorte ogni giorno il nome di una persona da offrire in sacrificio. In un’occasione fu estratta la figlia del re, che sarebbe stata divorata se San Giorgio non fosse riuscito a sconfiggere il mostro. È questo il motivo per cui in Catalogna San Giorgio è il Patrono degli innamorati. Le vicende di San Giorgio furono raccolte e trascritte nel secolo XIII da Jacopo da Varazze nella celebre “Leggenda aurea”.
Nel lontano Medioevo, tra i nobili che organizzavano tornei all’interno del quartiere oggi conosciuto come Barrio del Born, nel cuore della capitale catalana, si era diffusa l’usanza di regalare rose e fiori alle dame.
La Giornata del Libro, invece, pur coincidendo con la festa di San Giorgio, ha origini ben diverse. Nacque, infatti, il 7 ottobre 1926 per commemorare la nascita di Miguel de Cervantes. L'idea fu lanciata da Vicent Clavel Andrés, scrittore ed editore di Valencia, che la propose alla Cámara Oficial del Libro della città. Il 6 febbraio 1926 ricevette l’approvazione del Governo spagnolo, cui fece seguito il Real Decreto firmato da Alfonso XIII che istituiva ufficialmente la "Festa del Libro Spagnolo". Nel 1930 si decise di cambiare la data al 23 aprile, giorno della morte di Cervantes. É importante rilevare che i rapporti tra Miguel de Cervantes e Barcellona furono sempre particolarmente cordiali, tanto che la città fu oggetto di elogi nel “Don Chisciotte della Mancia” e fece da sfondo alla visita del protagonista ad una tipografia.  In seguito, nel 1995, il 23 aprile fu proclamato dall'UNESCOGiornata Mondiale del Libro e dei Diritti d'autore”. Oltre 80 paesi associano la Giornata del Libro a questo giorno, a differenza della Gran Bretagna e dell’Irlanda, che lo festeggiano il 14 marzo. Il 23 aprile è legato ad altri eventi significativi come la scomparsa del geniale scrittore catalano Josep Pla nel 1981 e del drammaturgo inglese William Shakespeare nel 1616.
I barcellonesi conservano gelosamente l'abitudine di regalare una rosa alla persona amata o ad amici, compagni e familiari in occasione della tradizionale Festa di Sant Jordi,  che si celebra il 23 aprile in tutta la Catalogna, pur assumendo un significato e un colore speciale proprio a Barcellona e, in particolare, nella Rambla, vero cuore della festa.
Il suggestivo viale che conduce fino al Porto si riempie di libri e fiori sin dalle prime ore del mattino. Sono in tanti ad accorrere per godere di una splendida passeggiata e ripetere il tradizionale gesto dello scambio dei doni: mentre lui le regala una rosa, lei lo ricambia con un libro. Per i librai e le case editrici è il giorno dell'anno in cui si registra il maggior volume di vendite, per i lettori rappresenta un'occasione unica di incontro con gli autori preferiti, che firmano le copie dei propri libri immersi nella straordinaria atmosfera della Rambla.
La Festa di San Giorgio è impregnata di emozioni e di storia, le cui radici si intrecciano sin dalla leggenda di San Giorgio cavaliere, che uccise il dragone per salvare la principessa. Perché il giorno di San Jordi romanticismo e cultura confluiscono in un unico sentimento.

sabato 21 aprile 2012

Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi



Oggi è il compleanno di mio fratello: già nove anni!..Il tempo (s)corre troppo in fretta.. Ci siamo sentiti su skype stamattina e mi sembrava già un ometto mentre rideva emozionato, mentre mi scriveva di essere felice, mentre con gli occhi chiusi mi diceva che non era possibile quello che gli dicevo: che il regalo gli sarebbe arrivato con un aereo direttamente dalla Spagna e che sarebbe apparso lì tra non molto... Ma quando ha aperto gli occhi il regalo era lì, sul tavolo. E allora ha avuto qualche dubbio... Ci siamo mandati tanti baci e le distanze per un pò si sono accorciate. Posso scattare una foto da Barcellona a chi ,a Salerno, si mette in posa davanti al pc, e non sembra affatto strano: un mare intero ci separa, ma se vuoi ti faccio una foto, ti vedo. E nella foto compaio anch'io, vedi, proprio accanto a te, nel mio rettangolino, nella mia finestra sullo schermo. Le mie migliori amiche sono adesso in due paesi diversi dal mio e lontani svariate ore di aereo, ma ci sentiamo ogni giorno. Ci scriviamo alcune linee sulle nostre giornate e sembra di averle vissute anche un pò con loro. Tra poco arriva una persona speciale qui da me; la vedrò per due giorni e poi non la vedrò per due mesi. Le distanze ci fanno stare male; a volte ci fanno bene. Ci sono distanze irreversibili e distanze apparenti. Distanze che non potranno mai essere colmate, e distanze che invece sono semplicementi sentieri ancora non percorsi, tra te e l'altro. Prima o poi tutti ci abbiamo fatto i conti, come con gli addi e con gli incontri. Abbiamo imparato a convivere con le distanze, ad accettarle, a volte, a stravolgerle. Gli amici che chiamiamo 'intimi', d'altronde, sono quelli con cui abbiamo abbattuto tutte le distanze ( difatti in latino, intimo, è il superlativo di interno..). E coloro che amiamo, e che ci amano, ci conoscono così a fondo da sapere, anche a kilometri di distanza,  come ci sentiamo...davvero.




venerdì 20 aprile 2012

La busqueda









Il cercatore, l'esploratore.. a volte ci sentiamo così, vero? Cosa cerchiamo ogni giorno?.. Abbiamo degli obiettivi, certo, che a volte però cambiano...non ci sembrano più tanto importanti e ci sentiamo inquieti..
Il 'buiscador', colui che cerca, ha un bisogno continuo di andare al di là delle convenzioni, vuole trovare sempre un nuovo cammino, uno stile di vita diverso, vuole vivere nuove sensibilità e profondità...

Vi propongo la riflessione di Joana Serrano: la Ricerca


mercoledì 18 aprile 2012

Sono folle

 
Sono folle di te, amore
che vieni a rintracciare
nei miei trascorsi
questi giocattoli rotti delle mie parole.
Ti faccio dono di tutto
se vuoi,
tanto io sono solo una fanciulla
piena di poesia
e coperta di lacrime salate,
io voglio solo addormentarmi
sulla ripa del cielo stellato
e diventare un dolce vento
di canti d'amore  per te.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"

domenica 15 aprile 2012

Le esperienze sono come tatutaggi



I tatuaggi a volte fermano un'esperienza sulla nostra pelle: un amore, una nome, una data, un incontro, una filosofia di vita.. Abitiamo il nostro corpo per farlo ancora più 'nostro', per sentirci a casa, come quando arriviamo in un posto nuovo e la prima cosa che facciamo è appendere le nostre foto dappertutto: ci appropriamo così di quello spazio, come con i tatuaggi del nostro corpo. Anche i primitivi dipingevano le pareti delle caverne con le immagini del loro quotidiano, bestie e battutte di caccia, per avere più fortuna il giorno seguente.. anche i tatuaggi portano fortuna, no? Mi hanno detto che devono essere sempre di numero dispari  e che quando ti fai tatuare il nome della persona che ami è perchè speri sia per sempre... A volte purtroppo non è così e ci troviamo a convivere, nel nostro stesso corpo, con esperienze passate di cui serbiamo un ricordo permanente nell'inchiostro cucito addosso. Ma, sapete, io credo che sia piuttosto l'inverso. I tatuaggi non imbrigliano esperienze quanto le esperienze ci segnino come tatuaggi. Ciò che viviamo ogni giorno si ferma sulla nostra pelle, viene assorbito come un inchiostro ed è indelebile. Ci sono esperienze che ci segnano, che fanno male come l'ago del tatuatore. Ci sono esperienze che ci solleticano per un pò, quasi non ce ne avvediamo, ma restano sì, anche loro. E a volte è così, non sempre fa tanto male. Tutte ciò che sperimentiamo ogni giorno, di bello o di brutto, di sconosciuto o di consueto, convive con noi, aggiunge una foto al nostro spazio, ci aiuta a capire meglio chi siamo e, chissà, a costruire la nostra fortuna...

sabato 7 aprile 2012

Emersioni Urbane

In questi giorni con papà abbiamo girato tutta Barcellona sotto terra, abbiamo preso quasi tutte le linee di metro per visitare 'pisos' sparsi ai quattro angoli della città. Tra un'emersione e l'altra ho notato alcune cosette degne di nota:

- il bikini e il trikini, a barcellona, non sono costumini glamour ma toast a due e tre strati! xD

- i libri si vendono a 3 euro al kg in un'antica libreria di fronte al palau della musica

- l'attraversamento più logico per i catalani è obliquo (vi giuro ho attraversaro una strada a 4 corsie su strisce in diagonale..!)

- il Tibidabo, la collina con una vista mozzafiato che sovrasta Barça, ha un nome da parco giochi, vero? Bene, ce l'hanno aperto davvero! Con tanto di ruota panoramica, aeroplanino, montagnelle russe e una specie di 'calcio in culo' (non conosco il nome corretto della giostra), tutto intorno a un Santuario stupendo! xD Tibi dabo vuol dire in latino 'ti darò' e deve il suo nome al passo del Vangelo in cui Satana porta Gesù sulla cima di un monte, incitandolo a guardare davanti a sé e dicendogli "ti darò tutto ciò che vedi se mi adorerai".

- l'abbonamento mensile della metro è UGUALE al biglietto semplice di una corsa!!!... però costa 25 volte tanto!...se lo perdi è la fine





Per il momento è tutto! hasta pronto!

giovedì 5 aprile 2012

¡Bienvenidos!

"Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l'inquilino." 

Victor Hugo


 
Ecco la mia stanzetta. Non male vero? ; )


Maria, la chiave!


Ebbene si, ce l'ho fatta!! sono riuscita a trovare la combinazione vincente per aprire nuovamente il mio blog!..per questo rieccomi! : )

Stamattina un'amica mi ha contattato e chiacchierando siamo finite a parlare di libri. Che meraviglia. Mi ha consigliato un titolo: Georges Perec, Specie di spazi.
Eccovi una citazione dal libro:

"Vivere è passare da uno spazio ad un altro, cercando di non farsi troppo male".

Bella vero?  Hombre, me encanta!