domenica 15 aprile 2012

Le esperienze sono come tatutaggi



I tatuaggi a volte fermano un'esperienza sulla nostra pelle: un amore, una nome, una data, un incontro, una filosofia di vita.. Abitiamo il nostro corpo per farlo ancora più 'nostro', per sentirci a casa, come quando arriviamo in un posto nuovo e la prima cosa che facciamo è appendere le nostre foto dappertutto: ci appropriamo così di quello spazio, come con i tatuaggi del nostro corpo. Anche i primitivi dipingevano le pareti delle caverne con le immagini del loro quotidiano, bestie e battutte di caccia, per avere più fortuna il giorno seguente.. anche i tatuaggi portano fortuna, no? Mi hanno detto che devono essere sempre di numero dispari  e che quando ti fai tatuare il nome della persona che ami è perchè speri sia per sempre... A volte purtroppo non è così e ci troviamo a convivere, nel nostro stesso corpo, con esperienze passate di cui serbiamo un ricordo permanente nell'inchiostro cucito addosso. Ma, sapete, io credo che sia piuttosto l'inverso. I tatuaggi non imbrigliano esperienze quanto le esperienze ci segnino come tatuaggi. Ciò che viviamo ogni giorno si ferma sulla nostra pelle, viene assorbito come un inchiostro ed è indelebile. Ci sono esperienze che ci segnano, che fanno male come l'ago del tatuatore. Ci sono esperienze che ci solleticano per un pò, quasi non ce ne avvediamo, ma restano sì, anche loro. E a volte è così, non sempre fa tanto male. Tutte ciò che sperimentiamo ogni giorno, di bello o di brutto, di sconosciuto o di consueto, convive con noi, aggiunge una foto al nostro spazio, ci aiuta a capire meglio chi siamo e, chissà, a costruire la nostra fortuna...

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