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domenica 30 settembre 2012

Sforzati di essere felice





Passa serenamente tra il rumore e la fretta
e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio.

Finchè è possibile senza doverti arrendere
sii in buoni rapporti con tutte le persone.

Dì la verità con calma e chiarezza,
e ascolta gli altri, anche l'insensibile e l'ignorante,
anch'essi hanno una storia da raccontare.

Evita le persone volgari e aggressive,
esse sono un tormento per lo spirito.

Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e pungente,
perchè sempre ci saranno persone
più grandi e più piccole di te.

Gioisci delle tue conquiste, così come dei tuoi progetti.

Mantieni l'interesse per il tuo lavoro
benchè umile; è un vero tesoro
rispetto alle vicende mutevoli del tempo.

Sii prudente nei tuoi affari,
poichè il mondo è pieno di tranelli.

Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'è di buono;
molte persone lottano per alti ideali,
e dappertutto la vita è piena di eroismo.

Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare.

E non essere cinico riguardo all'amore,
perchè a dispetto di ogni aridità e disillusione
esso è perenne come l'erba.

Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni,
abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.

Coltiva la forza d'animo per difenderti
dall'improvvisa sfortuna.

Ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.

Al di là di ogni salutare disciplina,
sii gentile con te stesso.

Tu sei un figlio dell'universo,
non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai un preciso diritto ad essere qui.

E che ti sia chiaro o no, non c'è dubbio che l'universo
si stia svelando come dovrebbe.

Perciò resta in pace con Dio, in qualunque modo tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita
conserva la pace con la tua anima.

Nonostante tutta la sua falsità,
il duro lavoro e i sogni infranti,
questo e' ancora un mondo meraviglioso.

Sii allegro.

Sforzati di essere felice.



Max Ehrmann

domenica 23 settembre 2012

Il più bello






Il più bello dei mari 
è quello che non navigammo. 
Il più bello dei nostri figli 
non è ancora cresciuto. 
I più belli dei nostri giorni 
non li abbiamo ancora vissuti. 
E quello 
che vorrei dirti di più bello 
non te l'ho ancora detto.


Nazim Hikmet

domenica 26 agosto 2012

E' come una pelle senza cicatrici


Ci sono dei giorni che sembrano non passare mai
e altri che vorresti non finissero mai.
cerchi di trattenerli il più possibile tra le mani, nei respiri.
sembra che tutto vada d'accordo con la tue aspettative
e pensi di essere così stupida a sentirti triste a volte perchè, in fondo, tutto passa.
vivi un mese intero nella scia di quei giorni
e non sai se ringraziare te stessa o il destino per quello che hai vissuto.
ma i giorni migliori sono quelli
che non vogliono finire.
in cui fissiamo un moscerino che impazzisce intorno alla luce gialla di un lampione,
per un'infinità di minuti, pensando che se guardasse un po' verso di noi vedrebbe la stessa cosa.
quando cambiamo posizione a letto almeno venti volte di seguito
quando nessuna canzone ci fa stare bene
quando diventiamo la nostra peggiore compagnia
quando non vogliamo disilluderci,
quando abbiamo paura delle cose più stupide,
allora, stiamo attraversando i giorni migliori.

un racconto senza disavventure non è forse una noia mortale?
è come una pelle senza cicatrici.





domenica 19 agosto 2012

Le cose che vivi




Quando l'amicizia 

Ti attraversa il cuore, 
Lascia un'emozione, 
che non se ne va. 



Non so dirti come, 
Ma succede solo 
Quando due persone 
Fanno insieme un volo. 
Che ci porta in alto, 
Oltre l'altra gente, 
Come fare un salto 
Nell'immensità 
E non c'è distanza, non c'è mai 
Non ce n'è abbastanza, se 
Se tu sei già dentro di me, 
Per sempre 



In qualunque posto sarai, 
In qualunque posto sarò, 
Tra le cose che vivi 
Io per sempre vivrò. 
In qualunque posto sarai, 
Ci ritroveremo vicino, 
Stretti l'uno nell'altro, 
Oltre il destino 



Su qualunque strada, 
In qualunque cielo, 
E comunque vada 
Noi non ci perderemo. 
Apri le tue braccia, 
Mandami un segnale, 
Non aver paura, che ti troverò 
Non sarai mai solo ci sarò 
Continuando in volo che, 
Che mi riporta dentro te 
Per sempre 



In qualunque posto sarai, 
In qualunque posto sarò, 
Tra le cose che vivi 
Io per sempre vivrò. 
In qualunque posto sarai, 
Non esisteranno confini 
Solamente due amici 
Più vicini 



Credi in me, 
Non avere dubbi mai, 
Tutte le cose che vivi 
Se sono vere come noi, 
Lo so, tu lo sai 
Che non finiranno mai 



In qualunque posto sarai, 
In qualunque posto sarò, 
Tra le cose che vivi 
Io per sempre vivrò. 



In qualunque posto sarai, 
In qualunque posto sarò, 
Se mi cerchi nel cuore, 
Nel tuo cuore vivrò 
In qualunque posto sarai, 
Ci ritroveremo vicino, 
Stretti l'uno nell'altro, 
Oltre il destino! 



In qualunque posto sarai, 
In qualunque posto sarò, 
Tra le cose che vivi 
Io per sempre vivrò. 



domenica 5 agosto 2012

giovedì 26 luglio 2012

5 step per la felicità (o almeno per fare pace con se stessi!)

 

1. Sbagliando, imparerai.

Non aver paura di tutte le volte che fallirai. Sbaglierai, è inevitabile. Ma puoi vivere i tuoi errori con la serenità di chi ha davanti a sé un obiettivo da raggiungere e non si lascia intimorire dalle cadute, perché ha la testa alta a guardare il traguardo. Quando cadrai ti rialzerai, e ti posso assicurare che ad ogni caduta sarai una persona diversa, migliore e un poco più vicino alla meta.

2. Non sei così importante! :)

Naturalmente sto scherzando… Il concetto è che le persone che hai intorno (almeno la maggior parte) non hanno nessuna intenzione di osservare i tuoi difetti, ne tantomeno di ricordarseli. Giustamente tu sei al centro del tuo mondo, come io lo sono del mio, ma se farai una gaffe o se risulterai goffo è probabile che chi hai di fronte lo dimenticherà presto. E magari resterà più colpito da una battuta, da uno sguardo, da un sorriso.

3. Ridi.

Non credo che esista qualcosa di più entusiasmante di una risata. Ridere ti aiuterà a piacere di più agli altri, ma soprattutto a stare bene con te stesso. Ridere è una medicina favolosa. Non imparare a “ridere a comando”: risulteresti falso. Impara piuttosto a vedere il lato comico delle situazioni, delle persone, e queste ti faranno ridere di gusto. E ridendo (e facendo ridere) conquisterai le persone che hai intorno.

4. Ridi di te stesso.

Parola d’ordine: autoironia! Prenditi in giro, prenditi in giro spesso: sarà un ottimo esercizio. Comincia a farlo quando sei da solo (chessò, in macchina) per poi cominciare a farlo con i parenti e poi con gli amici più intimi, sino ad arrivare a prenderti in giro anche in presenza di persone appena conosciute. Ti farà diventare una persona più sicura, ti farà conoscere meglio i tuoi difetti ma ti permetterà di avere con loro un rapporto più “amichevole”. I tuoi difetti non sono tuoi nemici, ma dei compagni di avventura che possono anche farti sorridere.

5. Sei più bello, se sei imperfetto.

Ma certo! Questo è il vero punto del discorso: nessuno si ricorderà di una persona senza difetti, di una persona che non sbaglia mai, perché sono anche i difetti a dare colore alla vita. Fai sì che i tuoi difetti diventino i tuoi punti di forza e ricordati che danno sapore a ciò che fai, ma soprattutto spessore alla tua personalità.


tratto dal blog di:

http://www.andreaciraolo.it/2010

giovedì 19 luglio 2012

Le ragazze fanno grandi sogni







Le ragazze fanno grandi sogni
Forse peccano d'ingenuità
Ma l'audacia le riscatta sempre
Non le fa crollare mai

Le ragazze sono come fiori
Profumati di fragilità
Ma in amore sono come querce

E qui dall'altra parte
E qui dall'altra parte
Siamo noi, noi
Incerti ed affannati
Siamo noi, noi
Violenti ed impacciati
Siamo noi
Che non ne veniamo mai a capo, mai a capo
Noi, noi
Sicuri e controllati
Siamo noi, noi
Convinti e indaffarati
Siamo noi, noi
Che non ne veniamo mai a capo, mai a capo

Forse questo non è tutto vero
Sono angeli a metà
Ma se gli angeli son fantasia
Le ragazze invece sono qua

                                         
 
                                   [...]                                   



                                                            E. Bennato








giovedì 10 maggio 2012

Prigione.


Vivere una sola vita
in una sola città
in un solo Paese
in un solo universo
vivere in un solo mondo
è prigione.
Amare un solo amico,
un solo padre,
una sola madre,
una sola famiglia
amare una sola persona
è prigione.
Conoscere una sola lingua,
un solo lavoro,
un solo costume,
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.
Avere un solo corpo,
un solo pensiero,
una sola conoscenza,
una sola essenza
avere un solo essere
è prigione.

proverbio africano

domenica 29 aprile 2012

Il linguaggio nascosto dell'anima


Questa danza è più di un semplice ballo... è la vita stessa che si esprime: è gioia, dolore, amore e bellezza, tutto insieme, nella stessa nota, nello stesso corpo che si muove. E' una pozione magica. E' coinvolgente e commovente, è energia purissima.



La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.

Mata Hari

mercoledì 25 aprile 2012

Sacre verità



Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che é importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!


Madre Teresa di Calcutta

domenica 15 aprile 2012

Le esperienze sono come tatutaggi



I tatuaggi a volte fermano un'esperienza sulla nostra pelle: un amore, una nome, una data, un incontro, una filosofia di vita.. Abitiamo il nostro corpo per farlo ancora più 'nostro', per sentirci a casa, come quando arriviamo in un posto nuovo e la prima cosa che facciamo è appendere le nostre foto dappertutto: ci appropriamo così di quello spazio, come con i tatuaggi del nostro corpo. Anche i primitivi dipingevano le pareti delle caverne con le immagini del loro quotidiano, bestie e battutte di caccia, per avere più fortuna il giorno seguente.. anche i tatuaggi portano fortuna, no? Mi hanno detto che devono essere sempre di numero dispari  e che quando ti fai tatuare il nome della persona che ami è perchè speri sia per sempre... A volte purtroppo non è così e ci troviamo a convivere, nel nostro stesso corpo, con esperienze passate di cui serbiamo un ricordo permanente nell'inchiostro cucito addosso. Ma, sapete, io credo che sia piuttosto l'inverso. I tatuaggi non imbrigliano esperienze quanto le esperienze ci segnino come tatuaggi. Ciò che viviamo ogni giorno si ferma sulla nostra pelle, viene assorbito come un inchiostro ed è indelebile. Ci sono esperienze che ci segnano, che fanno male come l'ago del tatuatore. Ci sono esperienze che ci solleticano per un pò, quasi non ce ne avvediamo, ma restano sì, anche loro. E a volte è così, non sempre fa tanto male. Tutte ciò che sperimentiamo ogni giorno, di bello o di brutto, di sconosciuto o di consueto, convive con noi, aggiunge una foto al nostro spazio, ci aiuta a capire meglio chi siamo e, chissà, a costruire la nostra fortuna...

martedì 27 marzo 2012

Sogni le stelle nella boccia dei pesci rossi finisci



A quanto pare ogni tanto gli adulti si prendono una pausa per sedersi a contemplare il disastro della loro vita. Allora si lamentano senza capire e, come mosche che sbattono sempre contro lo stesso vetro, si agitano, soffrono, deperiscono, si deprimono e si chiedono quale meccanismo li abbia portati dove non volevano andare. [...] "Cosa ne è stato dei nostri sogni di gioventù?" si domandano con aria disincantata e soddisfatta. "Sono volati via, e la vita è proprio bastarda". Non sopporto questa finta lucidità dell'età matura. La verità è che sono come tutti gli altri, ragazzini che non capiscono cosa sia successo e che giocano a fare i duri mentre avrebbero voglia di piangere.Eppure non è così difficile da capire. Il problema è che i bambini credono ai discorso dei grandi e, una volta grandi, si vendicano ingannando a loro volta i figli. "La vita ha un senso e sono gli adulti a custodirlo" è la bugia universale cui tutti sono costretti a credere. Da adulti, quando capiamo che non è vero, ormai è troppo tardi. Il mistero rimane, ma tutta l'energia disponibile è andata da tempo sprecata in stupide attività.


Muriel Barbery,  L'eleganza del riccio, Edizioni e/o, Roma 2007

venerdì 23 marzo 2012

Quanto fa riflettere questo film, cacchio.

Per certi versi un moderno Robin Hood, un ragazzo che vuole rubare ai ricchi per dare ai poveri. E' così che descriverei il personaggio di Justin Timberlake nel film In time di Andrew Niccol. Il bottino in questione però è il tempo: minuti, ore, mesi... C'è chi ne dispone in quantità illimitata e può pensare di vivere in eterno e chi, come gli abitanti del ghetto, vive alla giornata (è proprio il caso di dirlo) sperando di racimolare in giro qualche giorno in più da vivere. Quanto fa riflettere questo film, cacchio. per lo meno per me è stato così. gli umani che popolano quel mondo futuristico e ipertecnologico invecchiano fino all'età di 25 anni. poi comincia il conto alla rovescia, per un anno. dopo di che se non sono riusciti a guadagnarsi tempo extra si azzerano, muoiono. Il loro aspetto però rimane per tutto il resto della vita quello di un venticinquenne ( e anche qui ho trovato un bello spunto di riflessione...l'eterna giovinezza che ci ossessiona sempre di più?..). Quegli uomini e quelle donne sanno perfettamente quanto gli rimane, quando avverrà l'azzeramento e cercano in tutti i modi di procrastinarlo. il fatto di non possedere un orologio sull'avambraccio che segna quanto ci rimane da vivere credo che alle volte ci impedisca di capire come sia prezioso il tempo e quanto ne sprechiamo miseramente... se mi faccio un conticino, oggi ho 23 anni, diciamo che arriverò fino ai 100 (sono ottimista xD), ho ancora quindi 77 anni di vita. bene. Se lo avessi sempre stampigliato sul braccio, con i secondi che scorrono all'indietro, non so cosa farei... forse molte più cazzate, forse no. forse la mia ansia lieviterebbe a dismisura, forse sarei spensieratissima. Una cosa però la so di certo, non vorrei vivere per sempre. E come me la pensa anche qualcuno nel film. Non vale a nulla essere immortali perchè non vivresti nemmeno un giorno, per davvero. A questo punto, mettiamo un pò a frutti gli studi classici, c'è qualcuno che pensa siano inutili, sapete? :P, e attingiamo al caro Seneca e a questa bellissima lettera a Lucilio:

"Lucilio caro, 
fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente..."

A presto!

; )

sabato 10 marzo 2012

Un bravo chef lo sa.





Avete presente i grandi chef quando si mettono all'opera? Preparano pietanze prelibate ed esteticamente impeccabili. E' l'arte dell' 'impiattare', giusto?..Non basta versare la roba nel piatto, come facciamo noi. La si deve posizionare ad arte perchè si deve prima mangiare con gli occhi, dicono. Dovremmo essere un pò chef anche noi, ma nella vita di tutti i giorni e imparare ad impiattare al meglio ogni giornata, curando i dettagli. Forse è questo che da una marcia in più. Quando ci vestiamo, scriviamo un messaggio, persino quando ci facciamo un toast la sera. Mettiamo un tocco da esteta. Sforziamoci di farlo meglio domani, scoviamo qualche trucchetto, impreziosiamo un buongiorno con una citazione magari, aggiungiamo un pò di spezie... Non è un 'amare la forma e non la sostanza'.. è aumentare il valore delle cose. Un bravo chef  lo sa.

giovedì 23 febbraio 2012

Odi et amo


Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.

Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.

T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.

 Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

Pablo Neruda

lunedì 13 febbraio 2012

Passo dopo passo



Fedelmente, dunque,
e con allegrezza 
perseverate nell’opera incominciata.

S.Angela Merici, ultimo legato (1474 - 1540)


giovedì 19 gennaio 2012

Questo nuovo anno


Questo nuovo anno sarà per te una benedizione
se tu saprai benedire il tempo che ti verrà donato
se tu saprai essere una benedizione per il tuo vicino
e il tuo vicino una benedizione per te.
Benedetto sarà il tuo volto,
se il tuo volto sarà bagnato di un pò di lacrime altrui.
Benedette le tue mani,
se le tue mani sapranno accarezzare e donare pace.
Benedette le tue labbra,
se sapranno dire parole d'amore e baciare un nemico.
Benedetti i tuoi occhi,
se sapranno meravigliarsi della bellezza.
Benedette le tue vesti,
se non offenderanno i poveri.
Benedetti i tuoi piedi,
se sapranno condurti verso chi è solo.
Benedetto il tuo cuore
se saprà scoprire Dio in ogni giornata che vivrai.
Benedetta sarà la tua casa
se le porte saranno aperte per condividere.
Benedetta sarà la tua vita
se saprai ringraziare per ogni cosa.

- Buon Anno -


lunedì 16 gennaio 2012

Piccolo mondo antico

Mia nonna doveva essere proprio una bella donna.
Era completamente diversa da me: capelli neri, alle spalle, un pò ondulati e occhi verdi. E' così che appare in una foto di un tempo che sembra infinitamente lontano. Ma mia nonna non era solo bella, aveva anche carattere: fiero e orgoglioso, completamente diverso dal mio. E' proprio per questo che mi piace, perchè era un modello per me e sapevo che, se avessi voluto, anch'io potevo essere come lei, perchè era la MIA di nonna e il suo sangue scorre sicuramente nelle mie vene. Ogni tanto lo sono, fiera e orgogliosa come lei.
Un giorno un soldato americano vedendola passeggiare sul lungomare rimase folgorato, ammattì, e cominciò ad abbaiare letteralmente come un cagnolino, inseguendola e cercando di toccarle le gambe, ma il suo cuore era di un altro, un soldato italiano, partito dal suo stesso paese. 
Lui era rimasto bloccato a Roma alla fine della guerra, a causa dei rastrellamenti tedeschi, ma per fortuna, proprio come un provetto Ulisse, riuscì a sopravvivere grazie al suo ingegno e soprattutto, a tornare da lei.
Se dovessi descrivere mia nonna in poche parole direi che era una donna che non si è mai risparmiata.
Oggi le case sono grandi e le famiglie piccole, prima le famiglie erano molto allargate e ci volevano il cuore e la pazienza altrettanto grandi di una mamma per portare avanti la casa. Oggi si cerca di risparmiare tempo scongelando cibi pronti e insieme ai secondi credo che alle volte si risparmi anche sui sentimenti. Mia nonna a Natale preparava cento calzoncelli e non è per dire, erano veramente 100. Le maglie prima non si compravano al negozio, mi diceva, ma lei e sua madre le cucivano per tutta la famiglia. Ha cresciuto quattro figli e poi anche i figli dei figli e seppur non sembri un'impresa degna di una medaglia al valore, vi assicuro che lo è. Si è annientata per la famiglia. Forse ha sbagliato.
Non sorrideva spesso ultimamente, ma quando lo faceva ti si apriva il cuore: il suo sorriso era vero come pochi. Oggi ho messo la collana che le piaceva: mi disse un pomeriggio, vedendomela indosso, che era molto bella e che sembrava fatta a mano: è una collana di legno e di filo ricamato.
Oggi l'ho indossata per andare a fare l'esame e mi sento bella come te, nonna...


giovedì 5 gennaio 2012

E bravo Ungaretti!...

Semonide di Samo. Lo conoscete? E' vissuto un pò di tempo fa a dire il vero...ora siamo nel 2012 quindi dovremmo ripercorcorrerli tutti all'indietro fino all'anno 0 e, una volta arrivati lì, continuare a ritroso ancora per 790 anni... 
Ebbene,  2802 anni fa Simonide scriveva così: 


A dirla fu il saggio di Chio, questa frasebellissima: "Come foglie sui rami, è la sorte
degli uomini". Pochi, dopo averla ascoltata,
coloro che la serbano in cuore: in ognuno
alberga speranza, innata in un animo giovane.
Fino a quando degli anni si gode l'amabile fiore,
il cuore è leggero e prospetta orizzonti infiniti.
Non si aspetta malanni, chi è sano,
nè di morte o vecchiaia si affanna.
Stolti che hanno inerte la mente e non sanno
che il fiore del vivere è effimero.
Ma tu che questo lo sai, già sul termine
della vita, sii forte e goditi in cuore le gioie.
(frammento 29)

Vi ricorda qualcosa?? "Come foglie sui rami è la sorte degli uomini"....