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Carlos Ruiz Zafòn |
San Giorgio (o, in catalano, Sant Jordi)
è il Patrono della Catalogna, ma anche dell'Aragona e della Georgia,
Grecia, Inghilterra, Lituania, Polonia, Portogallo, Russia e Serbia.
Il nome Giorgio deriva dal greco
e significa: "agricoltore, che lavora la terra". La
leggenda più diffusa associa il santo alla lotta contro il Drago, essere
mostruoso che viveva nelle acque di un lago libico, spargendo il terrore tra la
popolazione della vicina cittadina, costretta a versare il tributo di due
agnelli al giorno per placare la sua ira. Quando gli animali cominciarono a
scarseggiare, gli abitanti furono costretti a tirare a sorte ogni giorno il
nome di una persona da offrire in sacrificio. In un’occasione fu estratta la
figlia del re, che sarebbe stata divorata se San Giorgio non fosse riuscito a
sconfiggere il mostro. È questo il motivo per cui in Catalogna San Giorgio è il
Patrono degli innamorati. Le vicende di San Giorgio furono raccolte e
trascritte nel secolo XIII da Jacopo da Varazze nella celebre “Leggenda
aurea”.
Nel lontano
Medioevo, tra i nobili che organizzavano tornei all’interno del quartiere oggi
conosciuto come Barrio del Born, nel cuore della capitale catalana, si era
diffusa l’usanza di regalare rose e fiori alle dame.
La Giornata
del Libro, invece, pur coincidendo con la festa di San Giorgio, ha origini
ben diverse. Nacque, infatti, il 7 ottobre 1926 per commemorare
la nascita di Miguel de Cervantes. L'idea fu lanciata da Vicent
Clavel Andrés, scrittore ed editore di Valencia, che la propose alla Cámara
Oficial del Libro della città. Il 6 febbraio 1926 ricevette
l’approvazione del Governo spagnolo, cui fece seguito il Real Decreto firmato
da Alfonso XIII che istituiva ufficialmente la "Festa del Libro
Spagnolo". Nel 1930 si decise di cambiare la data al 23 aprile,
giorno della morte di Cervantes. É importante rilevare che i rapporti tra
Miguel de Cervantes e Barcellona furono sempre particolarmente cordiali, tanto
che la città fu oggetto di elogi nel “Don Chisciotte della Mancia”
e fece da sfondo alla visita del protagonista ad una tipografia. In
seguito, nel 1995, il 23 aprile fu proclamato dall'UNESCO “Giornata
Mondiale del Libro e dei Diritti d'autore”. Oltre 80 paesi associano la
Giornata del Libro a questo giorno, a differenza della Gran Bretagna e
dell’Irlanda, che lo festeggiano il 14 marzo. Il 23 aprile è legato ad altri
eventi significativi come la scomparsa del geniale scrittore catalano Josep
Pla nel 1981 e del drammaturgo inglese William Shakespeare
nel 1616.
I
barcellonesi conservano gelosamente l'abitudine di regalare una rosa alla
persona amata o ad amici, compagni e familiari in occasione della
tradizionale Festa di Sant Jordi, che si celebra il 23 aprile in tutta
la Catalogna, pur assumendo un significato e un colore speciale proprio a
Barcellona e, in particolare, nella Rambla, vero cuore della festa.
Il
suggestivo viale che conduce fino al Porto si riempie di libri e fiori sin
dalle prime ore del mattino. Sono in tanti ad accorrere per godere di una
splendida passeggiata e ripetere il tradizionale gesto dello scambio dei doni: mentre
lui le regala una rosa, lei lo ricambia con un libro. Per i librai e
le case editrici è il giorno dell'anno in cui si registra il maggior volume di
vendite, per i lettori rappresenta un'occasione unica di incontro con gli
autori preferiti, che firmano le copie dei propri libri immersi nella
straordinaria atmosfera della Rambla.
La Festa
di San Giorgio è impregnata di emozioni e di storia, le cui
radici si intrecciano sin dalla leggenda di San Giorgio cavaliere, che uccise
il dragone per salvare la principessa. Perché il giorno di San Jordi romanticismo
e cultura confluiscono in un unico sentimento.